Come anticipato dal nostro sito
BIANCA GUACCERO sarà la protagonista della commedia musicale
"POVERI MA BELLI" prodotta da
"IL SISTINA" con la regia di
Massimo Ranieri.
L'ufficialità è stata data oggi,
18 marzo, da un articolo pubblicato dal quotidiano
"IL CORRIERE DELLA SERA".Si ricorda che le audizioni si terranno il 2 ed il 3 giugno presso il Teatro Sistina. Per conoscere i dettagli del bando cliccate sul seguente link:
POVERI MA BELLI - L'AUDIZIONEL'ARTICOLO DE "IL CORRIERE DELLA SERA"
ROMA — È stata ribattezzata «la Tigre di Bitonto». Con la sua simpatia mediterranea, Bianca Guaccero è riuscita, rispetto all'algida Andrea Osvárt, se non proprio a rialzare le sorti del Festival di Sanremo, perlomeno a conquistarsi la platea del Teatro Ariston. «Mi sono autodefinita io "Tigre di Bitonto" — corregge la ventisettenne pugliese — quando Pippo Baudo, notando che finalmente non ero più afona dopo una devastante tracheite, mi disse "hai ritrovato la voce e la carica". E io gli ho risposto "sì, s'è risvegliata la tigre... ma sotto cortisone!" ».
Un momento magico, adesso, per lei: ha finito di interpretare
«La stella della porta accanto», miniserie in due puntate, prodotta dalla Titanus per Rai Fiction, su Raiuno nel prossimo autunno; sta per iniziare le riprese di un altro tv-movie, «Il bene e il male» con Gianmarco Tognazzi; e si prepara a tornare in teatro con il musical «Poveri ma belli», remake del celebre film di Dino Risi, con cui dovrebbe debuttare a ottobre al Teatro Sistina. Ammette: «Sto vivendo in una favola, quasi non riesco a rendermene conto. È stato tutto così emozionante ». Anche la débâcle di Sanremo? Ribatte: «Soprattutto! Mi sono trovata in una situazione non facile, ma quando tutto fila liscio non si impara e non si cresce. Invece ho imparato a gestire le situazioni meno gradevoli ». Per esempio? Riflette: «Beh, qualche critica un po' pesante. Dicevano che non ero elegante, che ero troppo ruspante... Alba Parietti ha aggiunto che, sia io, sia Andrea, eravamo vestite in maniera orribile. Pazienza».
Diretta dal regista Gianfranco Albano, nella «Stella della porta accanto» Bianca è una sorta di Mary Poppins: Stella, il suo personaggio, è un'addestratrice di cani che dovrà vedersela con l'«addestramento» di due adorabili marmocchi. Racconta: «Matteo e Giulia sono due bambini che hanno perso da poco la mamma, morta in un attentato: sono introversi, diffidenti. Così come il loro papà, Jacopo (interpretato da Giorgio Lupano ndr), un giovane diplomatico sempre in viaggio, tanto brillante nella sua professione quanto incapace, suo malgrado, di stabilire un rapporto affettuoso con i figli. Io invece sono una ragazza solare, di umili origini, ma generosa e disponibile: con la stessa caparbietà con cui riesco a catturare la fiducia degli animali, riuscirò a conquistarmi quella dei due bambini. Divento una baby sitter molto speciale». Non è difficile intuire che Bianca, stavolta, recita un po' se stessa: «A parte che io adoro i cani e qui devo condividere la scena con un gigantesco terranova, mia appendice anche nel mio lavoro di "educatrice". Inoltre, a Stella, quando si arrabbia, scappa qualche battuta in puro pugliese». D'altronde si sa: alla bitontina Guaccero, sta stretta la casacca di fine dicitrice.
Conferma: «Non amo la dizione perfetta. I veri grandi attori come Sordi, la Loren, la Magnani, la Vitti, hanno regalato i loro personaggi più indimenticabili proprio con l'aiuto del dialetto, cioè la loro cultura, le loro radici. Il dialetto non va cancellato, perché dà verità: se ci rinunci, sarai forse più professionalmente corretto, ma ti spersonalizzi ». Un po' «scorretto» è anche il personaggio che recita ne «Il bene e il male », regia di Giorgio Serafini: «È un thriller psicologico sul lacerante conflitto, che esiste in ognuno di noi, tra il bene e il male. Sono una poliziotta che si innamora di un pericoloso boss: pur credendo nella legge, divento complice di una persona che rappresenta il male».
Ma Bianca è attesa dalla prova forse più impegnativa.
Dopo aver debuttato in teatro, un paio d'anni fa, nella trasposizione del «Gattopardo», ora esordisce nel musical con «Poveri ma belli»: lo spettacolo, con la regia di Massimo Ranieri, è sempre prodotto dalla Titanus, che produsse il film di Risi. Se prima era nel ruolo di Angelica (che fu di Claudia Cardinale), ora le tocca quello di Giovanna (che fu di Marisa Allasio, la quale nel '57 presentò il Festival di Sanremo con Nunzio Filogamo). Insomma, da un monumento della letteratura-cinema, passa a un monumento della commedia all'italiana: «È il mio debutto nel musical: nonostante le "prove" sanremesi, dovrò prepararmi seriamente, per cantare e ballare. Ed è la prima volta che recito al Sistina, per me sacro come una chiesa». Ma la giovanissima Bianca che ricordo ha di un film degli anni Cinquanta? Risponde: «Ricordo?! Lo so quasi a memoria! L'avrò visto almeno una decina di volte, già da bambina, perché mia madre era appassionata di quel cinema: si può dire che sono cresciuta a orecchiette e film del passato. Questo musical è un link tra passato e presente, un esame generazionale».
di
EMILIA COSTANTINI.
Edited by morena9 - 18/3/2008, 11:04